lunedì 23 luglio 2012

Frullati e un pizzico di patriottismo


Bene, iniziamo dal principio logico: io il frullato mi RIFIUTO di chiamarlo smoothie. Punto.
Vi paio un tantinello intransigente oggi? È che ‘sta mania tutta italiana di rimpiazzare termini esistentissimi nella nostra lingua madre con altri stranieri che suonano più fighi mi irrita parecchio. Ci avete mai fatto caso? Adesso la depressione post parto si chiama baby blues, la riunione col capo meeting, all’ora dell’aperitivo si va a fare happy hour... e sono sempre le stesse cose! Per amor del cielo, non sono dell’idea che si debba per forza tradurre tutto, anche le parole nuove, come i francesi che il computer lo chiamano ordinateur, ma almeno quello che ha già un nome non stravolgiamolo, per favore! Che vi costa continuare a dire frullato? Temete di essere troppo provinciali? Tanto le province le tolgono :-D


Adesso lo so che qualcuno se ne uscirà con un “eh, ma lo smoothie non è proprio un frullato...” ma io vi dico: se prendo della frutta e la metto in frullatore con latte o altre sostanze atte a fluidificare, omogeneizzare e dare gusto al tutto e premo il bottone on, non ottengo forse io un frullato? Forse che non ho, all’atto pratico, frullato qualcosa?


E con questa ultima dichiarazione di insofferenza chiudo il discorso e apro la sezione ricetta. Appunto, frullati: ora che è estate e fa caldo e c’è frutta di tutti i tipi non vorremo mica uscire di casa con un caffellatte bollente in pancia, vero? Ecco dunque un bel frullato orientale di albicocche, per due persone:

mezza dozzina di albicocche
2-3 cucchiaini di zucchero
latte di cocco
latte
cannella


Denocciolare e tagliare a dadini le albicocche, cospargerle con lo zucchero e una generosa dose di cannella. A questo punto, attenzione: dosare con cautela il rapporto latte/latte di cocco! Soprattutto perché si tratta di una cosa totalmente soggettiva: con le dosi iniziali io sentivo solo il latte di cocco e il mio cicione solo l’albicocca :-S quindi fate magari delle prove. Ad ogni modo ora consiglierei di coprire le albicocche per un terzo di latte di cocco e portare a volume con latte, ma vedete un po’ voi. Frullare finché non si è omogeneizzato tutto e a questo punto stabilire la densità desiderata aggiungendo ad esempio latte per fluidificare. Regolare lo zucchero e servire in tazza. Buon inizio di giornata!


Ovviamente questa è una delle mille possibilità. I miei iniziano ogni giornata della loro vita bevendo un’accoppiata fissa banana – pera, ma a me piace variare e vi incoraggio a fare altrettanto: ad esempio, banana e latte di cocco non è niente male, ma mi piacciono molto anche un monofrutto al melone oppure una fantastica combinazione di ciliegia, pesca, albicocca e cacao...

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