venerdì 17 febbraio 2012

Papaveri e papi...


Una pizza in compagnia / una pizza da solo, / un totale di due pizze e l’Italia è questa qua...
Sì, lo so che è la seconda volta che cito questa canzone e sì, sono una fan di Elio e le Storie Tese, rassegnatevi.
Ad ogni modo questo era per dire che dalla pizza non si prescinde, mai. Sì, è uno dei peggiori clichés assieme a spaghetti, mafia e mandolino, ma chissà perché è sempre quello che scoccia di meno. A parte che io in tutta la mia vita non ho mai visto un mandolino neppure in un museo, c’è anche da dire che sull’argomento pizza noi italiani auto-alimentiamo i luoghi comuni. Sì, dai: alzi la mano chi, trovandosi all’estero, non ha storto visibilmente la bocca davanti a qualche pallida imitazione con ananas e prosciutto oppure (peggio) farcita di carne e salsa barbecue (giuro, mi è successo!)... E alzi la mano chi a questo punto non si è proprio potuto esimere dal fare un bel discorsetto su come dovrebbe essere fatta la pizza. O chi non ha dichiarato in pubblico che fuori dall’Italia la pizza non si mangia. Dai, un po’ d’onestà intellettuale :-D Volenti o nolenti la pizza rimane uno dei simboli tipici del nostro paese. E tutto sommato, meglio essere associati alla pizza che al nepotismo o alla mancanza di pari opportunità :-S quindi bella lì.


E così anch’io ho ceduto a una voglia di pizza e ho deciso di farne una nel weekend, con calma, approfittando del tempo disponibile. Ultima cosa: per fare la pizza è necessario uno step di lievitazione, che in fin dei conti altro non è che una fermentazione. Vi ricordo altresì che per far riuscire al meglio le suddette fermentazioni ho lasciato qua un breve, ma incisivo resoconto del mio know-how attuale. Buon lavoro!
Pizza semi-integrale funghi e salsicce, per due persone:


150 g di farina manitoba
100 g di farina integrale o semi-integrale di farro
mezza bustina di lievito di birra disidratato
uno o due cucchiai di zucchero
un cucchiaio di olio
un cucchiaino di sale
salsa di pomodoro
origano
una salsiccia e mezza
una mozzarella da 125 g
funghi sott’olio


Preparare con un qual certo anticipo l’impasto. Setacciare le farine, farne una fontana e nel centro mettere lo zucchero e il lievito. Aggiungere pian piano acqua tiepida quanto basta per ottenere un composto morbido, impastare e mescolare via via anche l’olio e il sale. Continuare a impastare vigorosamente, avvolgere nella pellicola trasparente, coprire con uno straccio umido e lasciar lievitare almeno finché l’impasto raddoppia. A questo punto stendere la pasta, coprirla e lasciarla lievitare nuovamente. Dopo 15 minuti cospargere la superficie con un velo di salsa di pomodoro, olio e origano e infornare per 10 minuti a 180-200°C. Intanto, sbriciolare la salsiccia e cuocerla in padella senza grassi finché non si dora e sgocciolare funghi q.b. e la mozzarella tagliata a fettine. Togliere la pizza semicotta dal forno, aggiungere mozzarella, salsiccia e funghi e rimettere in forno per altri 10 minuti. Et voilà!


In realtà la pizza della foto ha due difetti: in primo luogo non ha abbastanza mozzarella (ne ho messa meno di una intera) e in secondo luogo ci ho messo la farina di grano saraceno invece che quella di farro. A me piace molto la farina di grano saraceno, ma ahimè devo ammettere con stupore che in questa preparazione quella di farro la batte. E quindi mi raccomando, farro! Altro piccolo appunto: non mandate il moroso a prendere i funghi o tornerà dal negozio con uno di quei raccapriccianti barattoli di latta che verrà usato solo per l’occasione e poi destinato ad un lungo esilio solitario in frigo, là relegato con la mezza speranza che si riempia di muffa :-DD scherzo cicione, ti voglio bene :-D Insomma: prendete un barattolo che valga qualcosa, ecco.

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