venerdì 2 dicembre 2011

Conforto autunnale



Non so se si nota dalla mia tag cloud, ma io ho un debole per i dolci.

Davvero, per me una buona cena non potrà mai essere memorabile se non si chiude con un dolce degno di questo nome. E a tal proposito devo anche confessare un’altra debolezza: mi piacciono i dolci un po’ elaborati, quelli con pan di Spagna, creme, glasse, panna montata; mi piacciono le bavaresi, i semifreddi, i dolci al cucchiaio dall’aria raffinata. Ho adorato questo dolce del Cavoletto di Bruxelles, ad esempio. Oppure questo della Tartine Gourmande, setoso e delicato. O la crostata mandorle e cioccolato del ricettario di mia madre, tanto per intenderci. Insomma, queste sono le mie passioni. E tuttavia capita anche (e neppure troppo di rado, in effetti) che mi venga voglia di qualcosa di più rustico ed essenziale, qualcosa tipo un cake con le noci o una torta soffice integrale, appena sfornata... Mah, saranno la stufa accesa e l’aria frizzantina di Novembre? Fatto sta che qualche giorno fa, mentre ripassavo società di persone e società di capitali, mi è venuto un incoercibile impulso a fare un dolce rustico. Ovviamente ero senza mezzi, relativamente tardi e ancora in pigiama e quindi restava un’unica possibilità, ovvero improvvisare svaligiando le misere riserve della dispensa... e allora alè, usiamo l’avanzo di quello yogurt di capra che non mi aveva del tutto entusiasmato, sostituiamo lo zucchero semolato mancante con quello di canna che si decanta dall’ultima volta che son passata di qua e poi che fare di questo misero rimasuglio di mandorle e tutti questi pinoli? Tritare e via nell’impasto, che male non ci starà! E peccato che non mi sono accorta delle nocciole sulla via della mummificazione, avrei messo anche quelle! :-D Poco male, le ho infilate in un crumble qualche giorno dopo. Devo dire in effetti che il risultato non mi è per nulla dispiaciuto, dovrei improvvisare più spesso :-)


Cake alla frutta secca e yogurt di capra, la ricetta:

2 uova
90 g di zucchero di canna
125 g di yogurt di capra
150 g di farina
70 g tra pinoli e mandorle
mezza bustina di lievito per dolci
50 g di burro
un cucchiaino di cacao
un pizzico di sale
eventuale zucchero a velo per la glassa (facoltativo)


Sbattere con le fruste elettriche le uova e lo zucchero, poi aggiungere lo yogurt e il burro fuso tiepido. Tritare finemente le mandorle e i pinoli e mescolarli al composto di uova assieme alla farina setacciata col lievito. Aggiungere infine il pizzico di sale  e il cucchiaino di cacao, mescolare bene e versare in uno stampo da plumcake foderato di carta da forno bagnata e strizzata. Infornare a 180°C per mezz’ora circa, sfornare e (eventualmente) glassare.


Io ho glassato la torta mescolando dello zucchero a velo con un liquore al cumino, ma ho commesso un errore: troppo liquore copre il sapore della torta, quindi meglio sarebbe usare acqua e un goccetto di liquore, poco, giusto per l’aroma. Oppure sostituirlo proprio con succo di limone o d’arancia. In ogni caso, è buonissimo anche senza glassa, semplice semplice. Il cucchiaino di cacao non si sente: serve solo a brunire leggermente il dolce, quindi se volete che effettivamente sappia di cacao consiglio di metterne almeno due. Infine, devo dire che tutto sommato lo yogurt di capra si avverte: l’aroma era sparito quando il dolce era appena sfornato, ma è ricomparso trionfalmente il giorno dopo!!

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